Il ministro degli Interni Piantedosi ha imposto alla nave ong di fermarsi in rada e il governo italiano si farà carico delle emergenze, donne e bambini.
Dopo il Cdm, arriva anche il decreto sulle navi Ong. Il Viminale ribadisce la necessità che siano i paesi di bandiera delle navi a prendersi carico dei migranti a bordo. La premier Giorgia Meloni ha evidenziato la posizione del governo: “Cerchiamo di far rispettare quello che, secondo noi, è il diritto internazionale”. Il decreto interministeriale è stato firmato anche dal ministro della difesa e quello delle infrastrutture Salvini che ha annunciato: “Come sempre garantiremo soccorso e assistenza, ma vietiamo la sosta nelle acque territoriali italiane per le ong straniere”.
“A Humanity 1 che sta entrando nelle acque territoriali davanti a Catania viene imposto di fermarsi in rada e potrà permanere lì per vedere le emergenze di carattere sanitario. Ci faremo carico di tutte le persone che hanno bisogno, come le donne incinte o i bambini. Rispettiamo le persone e le esigenze umanitarie: ma all’esito della verifica le persone che non rientrano dovranno rimanere a bordo e tornare in acque internazionali“.
La linea del governo: sbarcano solo emergenze
Arriva anche la risposta della nave Ong “la Humanity 1 non andrà a Catania, non ha mai avuto intenzione di farlo. Non abbiamo ricevuto un luogo sicuro per sbarcare i 179 sopravvissuti a bordo. Siamo infatti entrati nelle acque territoriali ieri per trovare protezione dalle intemperie” hanno chiarito rispondendo al Viminale che aveva annunciato l’entrata forzata della nave nelle acque di Catania senza rispondere alle precise domande del ministero riguardante le persone a bordo e la loro salute.
A poter sbarcare quindi sono le persone fragili e in condizioni precarie poi la nave dovrà uscire dalle acque territoriali. Il governo annuncia che utilizzerà questo criterio anche per le altre navi Ong che entreranno in acque italiane. Nel frattempo la Francia si è detta pronta ad accogliere una parte di migranti in arrivo.